Avete mai sentito parlare del Decreto Balduzzi? Una legge che sancisce un particolare obbligo: defibrillatore nei luoghi di lavoro. Ma facciamo chiarezza, spiegando nel dettaglio di cosa parla la legge Balduzzi e a quali luoghi di lavoro ci riferiamo.
Legge Balduzzi: testo e spiegazione
Defibrillatore obbligatorio? Da quando è stato emanato il decreto del 24/04/2013 pare che sia così. In particolare da questa data è stato stabilito l’obbligo di presenza di un defibrillatore non solo nelle strutture sanitarie ma anche nelle società sportive. Ma cosa si intende per società sportive? Vediamo allora cosa afferma il Decreto Balduzzi: il defibrillatore è obbligatorio in palestra e in quale altro luogo?
Art. 1
1. Il presente decreto, in attuazione dell'art. 7, comma 11, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, dispone garanzie sanitarie mediante l'obbligo di idonea certificazione medica, nonché' linee guida per l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l'impiego, da parte delle società sportive sia professionistiche sia dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.
Art. 5
1. Ai fini del presente decreto, si intendono società sportive dilettantistiche quelle di cui al comma 17 dell'art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e successive modifiche e integrazioni.
2. Ai fini del presente decreto, si intendono società sportive professionistiche quelle di cui al Capo II della legge 23 marzo 1981, n. 91 e successive modifiche e integrazioni.
3. Le società di cui ai commi 1 e 2 si dotano di defibrillatori semiautomatici nel rispetto delle modalita' indicate dalle linee guida riportate nell'allegato E del presente decreto. La disposizione di cui al presente comma non si applica alle società dilettantistiche che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.
4. Le società professionistiche attuano la disposizione di cui al comma 3 entro 6 mesi dall'entrata in vigore del presente decreto.
5. Le società dilettantistiche attuano la diposizione di cui al comma 3 entro 30 mesi dall'entrata in vigore del presente decreto.
6. L'onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico della società. Le società che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono associarsi ai fini dell'attuazione delle indicazioni di cui al presente articolo. Le società singole o associate possono demandare l'onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell'impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all'uso e alla gestione.
7. Ferme restando le disposizioni di cui al decreto ministeriale 18 marzo 2011 "Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni", le Linee guida (Allegato E) stabiliscono le modalità di gestione dei defibrillatori semiautomatici da parte delle società sportive professionistiche e dilettantistiche.. Il CONI, nell'ambito della propria autonomia, adotta protocolli di Pronto soccorso sportivo defibrillato (PSSD), della Federazione Medico Sportiva Italiana, nel rispetto delle disposizioni del citato decreto ministeriale 18 marzo 2011.
(Fonte: Gazzetta Ufficiale)
Ecco dunque l’articolo completo sull’obbligo di presenza del defibrillatore semiautomatico in Italia nelle società sportive. Qui viene specificato che è un dovere di tutte le organizzazioni in cui si pratica sport che comportano un “impegno cardiocircolatorio” offrire questo servizio per la tutela della salute dei cittadini.
Obbligo defibrillatore: in quale altro luogo?
Come abbiamo visto la legge regola le attività di una società sportiva per la dotazione di un defibrillatore per obbligo di legge. Ma in quali altri luoghi bisogna dotarsi di questo dispositivo?
Defibrillatore negli studi dentistici
Il decreto Balduzzi si pronuncia sulla presenza del defibrillatore negli studi dentistici? In realtà la legge è poco chiara su questo punto. Definisce l’obbligo per qualsiasi struttura sanitaria e sportiva, non specificando se tra le prime siano incluse anche quelle odontoiatriche. Tuttavia, secondo il parere di molti specialisti è importante dotarsi di un DAE (defibrillatore automatico esterno) anche in questi casi, soprattutto considerando che molte pratiche odontoiatriche come l’anestesia possono avere effetti collaterali.
Defibrillatore a scuola: sì o no?
Purtroppo, la legge non si esprime in merito e per ora il defibrillatore a scuola non è ancora obbligatorio. Molte scuole, però, sono dotate di DAE, in quanto esso può rappresentare un valido strumento per evitare morti precoci. È stato infatti studiato che l’arresto cardiaco colpisce il 7% di giovani minori di 30 anni. Pertanto ogni scuola per provvedere ai reali bisogni dei bambini dovrebbe possederne almeno uno.
Defibrillatore automatico in azienda: perché è importante
Nella attuale legge sulla sicurezza sul lavoro non si parla di obbligo di defibrillatore in luoghi di lavoro, tuttavia è chiarita l’esigenza in questi spazi di personale addestrato al primo soccorso e della presenza di dispositivi idonei in caso di necessità di rianimazione. Bisogna infatti considerare che, soprattutto in ambienti di lavoro dove ci sono persone di età superiore ai 45 anni, il rischio è maggiore. Da valutare sono poi le condizioni ambientali in cui si lavora e se i dipendenti sono sottoposti a un particolare stress fisico o mentale.
Insomma queste le principali nozioni del Decreto Balduzzi sui defibrillatori. Ma che esso venga imposto dalla legge o no, sarebbe sempre bene provvedere alla salute delle persone che ci circondano ed anche della nostra.